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Autostrade, Di Maio: unica via è nazionalizzare

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Gestione pubblica per il futuro delle strade italiane. In un Paese che fatica a far quadrare i conti, con una manovra di bilancio ancora incerta, arriva ancora una volta a gamba tesa il vicepremier Luigi Di Maio che sul futuro delle collegamenti italiani ha le idee ben chiare: “Se parliamo di rimettere a gara le autostrade ci sono due possibilità: o tornano ad Autostrade ed è l’arte dei pazzi, o ci facciamo colonizzare da un concessionario straniero. Quindi necessariamente devono tornare allo Stato, vogliamo chiamarla gestione pubblica e non nazionalizzazione?”. Così il vicepremier, intervistato a L’aria che tira.

Alla domanda se sulla questione si sia messo d’accordo con Matteo Salvini, Di Maio ha risposto: “assolutamente. Anche nella mozione che abbiamo votato in Parlamento è prevista una gestione pubblica nel futuro”. Affermazioni che non tardano a ripercuotersi in borsa su Atlantia: il titolo, che è arrivato a perdere il 2%, ha ceduto l’1,2% a 17,55 euro. I dubbi sulla effettiva realizzazione di una nazionalizzazione hanno poi calmato la situazione e il titolo è salito dello 0,2% a 17,84 euro.

“Avete sentito Autostrade? Siamo responsabili ma non colpevoli”, ha continuato il Vicepremier, che parlando del crollo del ponte Morandi ha definito le parole di Aspi “una supercazzola”. Per Di Maio “si vogliono salvare dai processi ma sanno che anche loro sono responsabili”. Il leader 5S ha ribadito di fidarsi “ciecamente di Fincantieri”, anche se Autostrade “sta provando a rifarsi una verginità con conferenze stampa e maneggiando plastici. Ci mettano i soldi – ha insistito – ma non tocchino una pietra”.

Intanto, negli uffici del palazzo di giustizia di Genova, si è tenuto il primo interrogatorio nell’ambito dell’inchiesta sul crollo del ponte. I magistrati stanno ascoltando, in qualità di persona informata dei fatti, Enrico Valeri, responsabile del coordinamento della viabilità di Autostrade. La notte del 14 agosto, Valeri scrisse al Cesi, nota società di consulenza ingegneristica e strutturale, per farsi mandare lo studio sul ponte Morandi fatto nel 2016.

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