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Tim, Elliott avanti ma Vivendi resta comunque

Elliot porta dalla sua parte la maggioranza dell’azionariato e riesce a cambiare volto al cda di Tim. Vivendi perde la battaglia ma resta il primo azionista della compagnia telefonica, ottenendo garanzie sulla gestione e puntando a uscire solo quando la societarizzazione della rete avrà premiato il titolo, evitando una dolorosa minusvalenza. E’ lo scenario che si sta facendo sempre più concreto per la complicata partita che si sta giocando nel capitale di Telecom.

Sono i numeri, principalmente, a dare forza a questo possibile epilogo. Il pacchetto di voti su cui può contare la proposta del fondo americano sarebbe ormai oltre il 35%, sommando le indicazioni arrivate da tutti i proxy advisor dei fondi internazionali, ultimo Iss che si è espresso a favore di “una lista completamente indipendente”, la quota acquisita da Cdp e la notizia dell’ultimo intervento, quello del fondo tedesco Shareholder Value Management (Svm) che ha dichiarato ufficialmente una partecipazione in Tim dell’1%, che potrebbe anche raddoppiare.

Vivendi può contare su una partecipazione intorno al 24%. Per questo, si fa sempre più concreta là possibilità che possa chiedere lo slittamento dell’assemblea nel tentativo di stringere nuove alleanze. Del resto, il passo legale deciso dal cda con il ricorso al Tribunale di Milano sull’odg, contestato dai consiglieri indipendenti, va proprio in questa direzione.

In questo quadro, Vivendi si prepara a inacassare e gestire la sconfitta. Ma il gruppo del finanziere Vincent Bollore’ non vuole e non può permettersi un passo indietro. Uscire adesso farebbe perdere denaro, molto, a causa di una grossa minusvalenza, e comporterebbe lo stravolgimento della strategia complessiva in Italia. Gli analisti sono concordi nel sostenere che Vivendi resterà in Tim per usufruire dell’ipotesi ‘societarizzazione’ della rete, in attesa di decidere cosa fare anche della partecipazione in Mediaset, con una quota del 19,95% parcheggiata in un blind trust per rispettare gli obblighi imposti dall’Agcom.

Intanto, la Consob ha chiesto a Tim di integrare la documentazione da mettere a disposizione dei soci in vista dell’assemblea del prossimo 24 aprile in cui dovrebbe essere messa ai voti la revoca di sei consiglieri di Vivendi chiesta dal fondo Elliott. Per farlo, viene riferito, Tim ha convocato un cda straordinario domani.

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