A quasi un anno dalla morte della star di ‘Friends’, Matthew Perry, e nove mesi dopo che l’autopsia aveva concluso che il decesso era dovuto agli effetti acuti della ketamina, le autorità di Los Angeles hanno indagato cinque persone, due delle quali sono state arrestate. Si tratta dell’assistente personale di Perry, di due medici e due conoscenti, incriminati giovedì con l’accusa di avergli fornito o somministrato il farmaco.
Jasveen Sangha di North Hollywood, nota come la “Regina della Ketamina”, e Salvador Plasencia, un medico di pronto soccorso, sono stati accusati di aver fornito all’assistente di Perry la ketamina che ha portato alla morte dell’attore. L’assistente, Kenneth Iwamasa, secondo quanto riportato nell’atto d’accusa, ha iniettato a Perry la droga più volte il giorno della sua morte. I ruoli delle altre persone coinvolte includono l’assistenza nell’approvvigionamento della droga e la fornitura della siringa utilizzata per iniettare la ketamina. Anche l’annegamento “nella parte riscaldata della sua piscina” ha contribuito alla morte accidentale dell’attore 54enne, così come la malattia coronarica e la buprenorfina, usata per trattare il disturbo da uso di oppioidi, secondo quanto riportato dal Dipartimento del Coroner della Contea di Los Angeles tramite l’Associated Press nel 2023.
Perry è stato dichiarato morto dopo essere stato trovato privo di sensi nella sua casa di Pacific Palisades a Los Angeles, il 28 ottobre. Sebbene l’attore avesse già fatto uso di droghe, secondo il rapporto del medico legale era “apparentemente pulito da 19 mesi”. Il medico ha scritto che aveva ricevuto una terapia a base di ketamina per depressione e ansia. Ma l’ultimo trattamento sarebbe avvenuto una settimana e mezza prima della morte.
Secondo quanto riferito, Perry aveva giocato a pickleball quel giorno. Il suo assistente, che ha detto di averlo trovato a faccia in giù nella piscina, ha raccontato agli investigatori che l’attore non era malato, non aveva problemi di salute e non aveva mostrato di recente segni dell’uso di alcol o droghe.
La ketamina, nota come droga da party ‘Special K’, è stata recentemente inserita tra i trattamenti innovativi per le forme più gravi di depressione. Ma non è priva di rischi.
Che cos’è la ketamina?
Secondo la U.S. Drug Enforcement Administration, la ketamina è un anestetico utilizzato da medici e veterinari con alcuni effetti allucinogeni. Si tratta di una droga dissociativa simile agli psichedelici come il protossido di azoto, che fa sentire i consumatori distaccati dal dolore e dall’ambiente circostante, distorcendo la percezione della vista e del suono.
Per cosa è approvata la ketamina?
Secondo la DEA, è stata approvata dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti, a basse dosi, per l’uso come anestetico a breve durata nell’uomo e negli animali e come spray nasale (esketamina) per la depressione resistente al trattamento da antidepressivi, in combinazione con un altro antidepressivo orale. Si tratta di un antidepressivo ad azione rapida, usato per colmare il vuoto in attesa che gli SSRI facciano effetto, cosa che può richiedere settimane.
La ketamina può essere usata per la depressione?
La ketamina è approvata dalla FDA solo per l’uso in forma di spray nasale nella depressione resistente. Ma è sempre più utilizzata “off label” per il trattamento della depressione, delle tendenze suicide e del dolore cronico, secondo la National Library of Medicine dei National Institutes of Health statunitensi. Un numero crescente di cliniche offre infatti infusioni per il trattamento delle depressioni. I pazienti vengono monitorati durante e dopo l’iniezione.
L’abuso di ketamina
La ketamina può essere usata illegalmente: iniettabile, liquida mescolata ad altri liquidi o in polvere da sniffare, mescolare a bevande o fumare. In strada è talvolta conosciuta con i nomi di Cat Tranquilizer, Cat Valium, Jet K, Kit Kat, Purple, Special K, Special La Coke, Super Acid, Super K, Horse Trank e Vitamin K. Secondo la DEA, un’overdose può portare alla perdita di coscienza e a un pericoloso rallentamento del processo respiratorio. I consumatori spesso la consumano insieme ad altre droghe come l’ecstasy (chiamata “kitty flipping”) o la cocaina, oppure la cospargono sui blunt di marijuana, secondo il Nemours Children’s Health system. Può anche essere fumata con il tabacco.
Il viaggio, chiamato ‘K hole’, dura di solito due ore o meno. Durante questo periodo, i consumatori possono avere nausea, vomito e/o problemi di pensiero e di memoria. Dosi elevate possono causare problemi nei movimenti, intorpidimento del corpo e rallentamento della respirazione. I potenziali effetti collaterali di un’overdose includono infatti insufficienza respiratoria, che potrebbe portare alla morte.
La ketamina e la buprenorfina devono essere usate insieme?
Secondo quanto riferito, Perry aveva in circolo, oltre alla ketamina, anche la buprenorfina, un farmaco approvato dalla FDA per il trattamento del disturbo da uso di oppioidi. L’uso congiunto dei due farmaci comporta un rischio “importante” e può aumentare gli effetti collaterali come “vertigini, sonnolenza, confusione, difficoltà di concentrazione, eccessiva sedazione e depressione respiratoria”, secondo Drugs.com. Il sito consiglia agli utilizzatori di entrambi i farmaci di “evitare attività che richiedono attenzione mentale, come la guida, l’uso di macchinari pericolosi o l’impegno in attività potenzialmente pericolose, finché non si conosce l’effetto dei farmaci”.
L’Associated Press ha contribuito a questo servizio.
Questa storia è stata originariamente pubblicata su Fortune.com
Foto Frederick M. Brown/Getty Images
