L’ Italia, un paese di artigiani che hanno reso il Made in Italy un brand mondiale, sinonimo di eccellenza e ricercatezza. Oggi, però, con il passare delle generazioni molte di queste professioni stanno scomparendo. I bottegai chiudono, i mestieri si perdono. “Poco accattivanti”, ripetono sovente i ragazzi. E, dunque, del Made in Italy cosa ne sarà? Così, nasce Eccellenza Italiana, una community di oltre 600mila giovani che condividono la passione per le ricchezze del nostro Paese.
L’obiettivo è duplice: riavvicinare i giovani ai lavori artigianali e digitalizzare questo comparto per modernizzarlo e renderlo appetibile sul mercato.
Secondo i dati Inps, si sono persi 325mila artigiani negli ultimi 10 anni. Inoltre, da qui a 10 anni, Altagamma rivela che più di 300mila professioni dell’alto artigianato scompariranno. La situazione è preoccupante. Ne abbiamo parlato con Giovanni Brocca, co-fondatore di Eccellenza Italiana.
L’intervista
In Italia si parla spesso di una inesorabile crisi dell’artigianato. Qual è lo scenario?
Artigiani e lavoratori specializzati rappresentano una risorsa immensa e un capitale umano che purtroppo chi assume fa sempre più fatica a trovare. Basti pensare che entro il 2027 mancheranno oltre 346mila lavoratori specializzati nella moda, nel design, nell’alimentare e nell’ospitalità.
Perché questi mestieri stanno oggi perdendo attrattività?
I motivi sono tanti, ma noi siamo convinti che uno di questi sia il racconto sbagliato o in molti casi inesistente che se ne fa. Bisogna far capire una volta in più a studenti e famiglie che queste professioni sono anche tra quelle dove creatività e passione si esprimono al meglio. Le professioni artigiane infatti oggi spesso “spaventano” i giovani: tra i motivi anche la percezione errata di prospettive salariali mediocri, quando invece il settore oggi consente percorsi professionali davvero redditizi e ricchi di soddisfazione.
Cosa si può fare per avvicinare le nuove generazioni affinché la manualità dei lavori artigianali non vada persa?
Noi di Eccellenza Italiana abbiamo voluto raccogliere questa sfida. A marzo abbiamo organizzato il più grande evento sul Made in Italy per giovani: il Festival del Made in Italy. Oltre 2mila ragazzi e ragazze hanno partecipato con entusiasmo e curiosità per conoscere più da vicino questi settori e mestieri. Gli artigiani durante il nostro Festival sono stati presentati come delle vere rockstar e l’innovazione non è più trattata come qualcosa di estraneo ma come uno strumento imprescindibile per promuoversi, vendere e migliorare il prodotto.
Quale ruolo potrebbero rivestire i content creator per mantenere vivi questi mestieri?
Ci sono tanti giovani artigiani che hanno capito che la tecnologia non è nemica dell’artigianato, anzi. Tramite i social gli artigiani hanno a disposizione una vetrina sull’Italia e sul mondo intero, dove possono raccontarsi ed ispirare le nuove generazioni. È noto che la figura dello chef si sia molto rivalutata negli ultimi anni, proprio grazie al racconto che ne è stato fatto nei programmi tv. Quello che stiamo facendo con i mestieri artigianali e manifatturieri è portare la stessa rivoluzione in termini di storytelling ma sui social.
Giovanni Brocca (nell’immagine in evidenza) è cresciuto a Milano, ha lavorato come art director per diverse società digitali. È co-founder di Eccellenza Italiana, con la quale promuove l’Italia nel digitale per dare voce alle piccole realtà e le tradizioni che rendono l’Italia un Paese unico nel mondo.