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Tutti i vincitori del Farnese d’Or 2024

Sono stati consegnati ieri sera a Roma i premi del Farnese d’Or all’ambasciata di Francia in Italia, in occasione dellla terza edizione del Gala. L’evento è promosso dalla CCI France Italie – Camera di Commercio e dall’Ambasciata di Francia in Italia.

Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia, ospita a Palazzo Farnese quest’evento che, ormai da diversi anni, mette in risalto le relazioni franco-italiane in ambiti che vanno dalla cultura all’economia, dalla politica all’innovazione, con la partecipazione di personalità di spicco e l’obiettivo di valorizzare i rapporti tra i due Paesi.

Sono intervenuti numerosi rappresentanti delle istituzioni, del mondo economico e della cultura. Ecco i vincitori dei cinque riconoscimenti:

Premio speciale della giuria

Jean-Laurent Bonnafé – Ceo del Gruppo BNP Paribas 

Attraverso numerose iniziative sostiene la relazione franco-italiana, in particolare nell’ambito dei Dialoghi Franco Italiani presieduti da Istituti Universitari come Sciences Po e la LUISS. Oggi Jean-Laurent Bonnafé è CEO del Gruppo BNPP, la prima Banca Europea con oltre 2.849 mld di attivo, che si contraddistingue per il suo impegno sui temi della sostenibilità e del sociale.

 Farnese d’Or per l’Arte

Alice Rohrwacher, regista, sceneggiatrice 

Prima di avvicinarsi al cinema ha scritto per il teatro e ha lavorato come musicista e in alcune produzioni teatrali. Oggi Alice Rohrwacher è un’artista apprezzata in Italia e in Francia e ha diretto film amati e riconosciuti a livello internazionale. Nel 2014 ha vinto il Gran Premio della Giuria a Cannes, e nel 2018 quello alla Miglior Sceneggiatura per “Lazzaro Felice” e la nomination agli Oscar con il cortometraggio “Le pupille”.

Farnese d’Or per la cooperazione franco italiana

Leonardo e Thales. Ricevono il premio Hervé Derrey, Ceo di Thales Alenia Space (una joint venture di Thales e Leonardo) e Gabriele Pieralli, Ceo di Telespazio (una joint venture di Leonardo e Thales).  Thales e Leonardo, attraverso Thales Alenia Space e Telespazio, hanno dato vita nel 2005 alla Space Alliance: una cooperazione in campo spaziale, che poggia su una base tecnologica e industriale comune. Due eccellenze che si distinguono nel settore spaziale a livello europeo e mondiale offrendo soluzioni per uno spazio più accessibile e sostenibile e per una vita migliore e più sicura sulla Terra.

Farnese d’Or per l’Innovazione Responsabile

Ninell Sobiecka, Ceo l’Oréal Italia 

Con 4.000 ricercatori in 20 laboratori nel mondo, il gruppo l’Oréal ha fatto dell’innovazione e della sostenibilità il suo asse di sviluppo, e vanta una presenza storica in Italia, incluso uno stabilimento alimentato al 100% da energie rinnovabili. Attraverso il progetto “For Women in Science”, sostiene le donne che lavorano nella ricerca scientifica permettendo loro di superare le barriere all’avanzamento di carriera. A livello globale, il programma ha sostenuto oltre 4.100 ricercatrici di oltre 110 Paesi, premiando l’eccellenza scientifica e ispirando generazioni di giovani donne.

Farnese d’Or per l’Economia

Veronica Squinzi, Amministratore delegato di MAPEI 

Rappresenta la terza generazione di imprenditori alla guida di Mapei, multinazionale italiana fondata nel 1937 a Milano e oggi tra i maggiori produttori di prodotti chimici per l’edilizia con oltre 12.000 dipendenti in 57 Paesi in tutto il mondo. Amministratore delegato dell’azienda dal 2019 insieme al fratello Marco, Veronica ha contribuito a creare nuovi business e mercati, ampliando il perimetro di Mapei sia dal punto di vista geografico che dell’offerta dei prodotti. Grazie a una recente strategia di acquisizioni, il Gruppo è cresciuto in Francia, dove è presente dal 1989, arrivando a contare attualmente 420 persone in 6 siti produttivi e altrettanti laboratori di ricerca e sviluppo e a dare il proprio contributo a progetti edilizi e infrastrutturali di primaria importanza per la crescita del Paese.

Quest’anno i premiati sono stati selezionati da una Giuria composta da: Monica Bellucci, Renato Brunetta, Marie-Claire Daveu, Simone Marchetti e Claudia Parzani, guidati dall’imprenditore eclettico e visionario Santo Versace.

“In questo particolare momento storico dove assistiamo quotidianamente a incognite e pericoli è necessario valorizzare il rapporto Italia-Francia superando le politiche divergenti per focalizzare l’attenzione sul comun denominatore di questi due Paesi fatto da radici storiche, economiche e culturali condivise che ritroviamo nell’accordo del Trattato del Quirinal”, ha commentato il presidente della CCI France Italie Denis Delespaul.

L’Osservatorio

Come emerge dalla seconda edizione dell’Osservatorio realizzato dalla CCI France Italie – Camera di Commercio con IPSOS, Italia e Francia dimostrano di essere sempre più vicine nella collaborazione in campo economico, sui temi della transizione green e sulla necessità di un’azione sinergica in vista di un maggior riconoscimento in sede internazionale.

Rispetto allo scorso anno, si registra una maggiore attenzione al tema della sostenibilità – sia ambientale, che sociale – che diventa elemento dirimente nei rapporti tra i due Paesi e guadagna il primo posto come principale vantaggio risultante dalla loro collaborazione. Il focus viene posto in particolare sul favorire lo sviluppo di filiere sostenibili in diversi settori (61% vs 42% nel 2023), contrastare il cambiamento climatico grazie alla riduzione di emissioni di CO2 (42%) – aspetto sul quale il 45% delle imprese sta già lavorando – trattare i propri partner commerciali in modo equo (38%) e promuovere in azienda la parità di genere (32%), che è già un elemento di impegno attivo da parte del 29% del campione. In tema di sostenibilità le imprese italiane e francesi si mostrano quindi particolarmente consapevoli della necessità di non agire singolarmente, ma di muoversi in sinergia con il contesto economico e sociale circostante.

Per questo motivo, secondo le aziende intervistate, anche le Istituzioni Europee dovranno concentrarsi maggiormente sulle tematiche sostenibili, in particolare sullo sviluppo di politiche energetiche (62%) e per il cambiamento climatico, in vista del raggiungimento degli obiettivi Net Zero 2050 (49%).

I dati della ricerca evidenziano, più in generale, come per l’80% degli intervistati l’attuale collaborazione tra imprese italiane e francesi risulti positiva, sostanzialmente in linea con il risultato dello scorso anno (78%); così come il sentiment sull’andamento del business, valutato con soddisfazione dal 93% degli intervistati. Una maggiore collaborazione tra i due Paesi è auspicata dal 99% del campione, in linea con lo scorso anno, e per il 91% porterà a una situazione di egual vantaggio per entrambi i Paesi.

In conclusione, i rapporti tra Francia e Italia sono stretti e dinamici. I due Paesi, che rappresentano insieme 127 milioni di cittadini europei e contribuiscono al 30% del Pil dell’Unione europea, sono importanti partner commerciali l’uno per l’altro – nel 2023, l’Italia è stata il quarto partner commerciale della Francia, mentre la Francia il secondo partner commerciale dell’Italia, dopo la Germania. Inoltre, la Francia è il principale investitore in Italia, con un flusso di Ide (investimenti diretti all’estero) di 80,1 miliardi di euro nel 2022.

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