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La settimana, storie e analisi: il piano Mattei e la scommessa di Enel

Ecco le notizie della newsletter di questa settimana:

  • Il piano Mattei e la scommessa di Enel sul Brasile
  • Procedura d’infrazione per l’Italia, parla Carlo Cottarelli
  • L’autonomia fa male all’Italia? L’analisi del prof. Giovanardi (Università di Trento)
  • Quando il basket incontra la danza classica: la storia del logo dell’Air Jordan
  • La “legomania” sta contagiando il mondo (e anche i criminali)
  • Parigi è il nuovo polo europeo dell’AI

 

Il piano Mattei e la scommessa di Enel sul Brasile

di Annalisa Chirico

C’è un aspetto passato in secondo piano nelle analisi sul G7 pugliese a guida Italia. Il premier Giorgia Meloni, com’è noto, ne ha fatto un formato allargato, con la partecipazione eccezionale del Santo Padre (la prima volta nella storia) e un’ampia delegazione di Paesi del cosiddetto “Sud Globale”. L’obiettivo è stato raggiunto: il “Piano Mattei”, ideato dal governo italiano per stabilire una cooperazione nuova, non predatoria, con l’Africa, entra a far parte della Partnership globale per le infrastrutture, il megapiano a trazione Usa nato come contraltare alla Nuova Via della Seta cinese. Tra i Paesi del Global South, un posto di primo piano lo ricopre il Brasile, membro d’onore dei “BRICS” (con Russia, India, Cina e Sud Africa), con una popolazione di oltre 210 milioni di persone e il Pil cresciuto del 2,9 percento nel 2023 (al riguardo, si evidenzia l’espansione record di oltre 15 punti percentuali nel settore agricolo).

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Le altre storie della settimana

Economia
Procedura d’infrazione per l’Italia, parla Carlo Cottarelli

Come previsto, la Commissione europea ha avviato la procedura d’infrazione per deficit eccessivo nei confronti dell’Italia – e di altri sei paesi Ue, tra cui Francia e Belgio. Si tratta di una misura contenuta nel cosiddetto “Pacchetto di primavera”, in cui sono previste le sanzioni per chi non rispetta i parametri del nuovo Patto di Stabilità: deficit non oltre il 3% e un debito pubblico che non superi il 60% del Pil. Abbiamo analizzato gli effetti della procedura con Carlo Cottarelli, economista e direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani della Cattolica.

Politica
L’autonomia differenziata fa male all’Italia? L’analisi di Giovanardi (Università di Trento)

Con 172 voti favorevoli, 99 contrari e 1 astenuto, la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la legge sull’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario, il provvedimento voluto dal ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli, che definisce le modalità con cui le regioni potranno chiedere il trasferimento di alcune funzioni e competenze. Per la maggioranza – in primis la Lega, che ne ha fatto la sua bandiera elettorale – l’autonomia differenziata consentirà maggiore controllo della spesa e maggiore efficienza nell’erogazione dei servizi ai cittadini. Per i detrattori, contribuirà ad acuire il divario economico e sociale già esistente, fra le regioni del Nord e quelle del Sud.

Sport
Quando il basket incontra la danza classica: la storia del logo dell’Air Jordan

Nel 1984, durante un servizio fotografico per la squadra olimpica statunitense, il basket incontrò la danza classica. A un giocatore ventunenne dell’Università del North Carolina fu chiesto di saltare verso il canestro, palla in mano, e di eseguire un grand jeté, il classico movimento del balletto in cui un ballerino salta e allarga le gambe. Quel giovane era Michael Jordan e la sua posa sarebbe diventata il logo del marchio da 6 miliardi di dollari che, ancora oggi, porta il suo nome.

Mondo
La “legomania” sta contagiando il mondo (e anche i criminali)

I Lego vanno, letteralmente, a ruba. Nel senso che bande di malviventi, in giro per il mondo, organizzano vere e proprie scorrerie nei punti vendita per rubare gli agognati pezzi e poi rivenderli online, a prezzi decuplicati. Da Parigi a Los Angeles, passando per Londra e Las Vegas: il copione si ripete.

AI
Parigi è il nuovo polo europeo dell’AI

Il boom dell’intelligenza artificiale fa delle università europee le nuove Harvard e Stanford per i talenti tecnologici. Mentre l’Europa è rimasta indietro rispetto al boom tecnologico, i fondatori di Google, Meta e Microsoft, che ancora regnano incontrastati, hanno iniziato il loro viaggio dalle sudate stanze dei dormitori universitari di Harvard e Stanford.

Notizie Adnkronos:

– Rifugiati, ad Amazon riconoscimento Unhcr ‘Welcome. Working for refugee integration’
– A Milano il 51^ Congresso nazionale Sirm

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