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Donne trascurate dalla ricerca, il caso delle over 65

donne anziane

La ricerca medica ha trascurato le donne per decenni. E questo è particolarmente vero per le donne anziane, su cui non si conoscono informazioni di fondamentale importanza per gestire al meglio la salute nonostante l’età che avanza.

Alla fine dell’anno scorso l’amministrazione Biden ha promesso di affrontare questo problema con un nuovo impegno, chiamato ‘White House Initiative on Women’s Health Research’. Ma quali dovrebbero essere le priorità quando si tratta di donne anziane?

Stephanie Faubion, direttrice del Centro per la salute delle donne della Mayo Clinic, si è lanciata in una secca critica, quando le ho chiesto informazioni sullo stato attuale della ricerca sulla salute delle donne anziane. “È del tutto inadeguata”, mi ha detto.

Un esempio: molti farmaci prescritti agli anziani, comprese le statine per il colesterolo alto, sono stati studiati principalmente negli uomini. “Si presume che la biologia femminile non abbia importanza e che le donne in premenopausa e quelle in postmenopausa rispondano in modo simile”, ha detto Faubion.

“Tutto questo deve finire: la Fda (Food and Drug Administration) deve richiedere che i dati degli studi clinici siano riportati per sesso ed età per permetterci di dire se i farmaci funzionano allo stesso modo, meglio oppure meno nelle donne”, ha insistito Faubion.

Consideriamo il farmaco contro l’Alzheimer Leqembi*, approvato in Usa lo scorso anno dopo che il produttore ha segnalato un tasso di declino cognitivo più lento del 27% nelle persone che lo  assumevano. Un’appendice supplementare sul ‘New England Journal of Medicine’ ha rivelato che le differenze sessuali erano sostanziali tra maschi e femmine – un rallentamento del 12% per le donne, rispetto al 43% per gli uomini – sollevando dubbi sull’efficacia del medicinale per le donne.

Un tema particolarmente importante, perché quasi due terzi dei pazienti con Alzheimer sono donne. Secondo decine di studi, le donne anziane hanno anche maggiori probabilità rispetto agli uomini anziani di avere molteplici patologie mediche, disabilità, difficoltà nelle attività quotidiane, malattie autoimmuni, depressione e ansia, ipertensione incontrollata e osteoartrite.

Ma anche così, negli Stati Uniti le donne sono resilienti e sopravvivono agli uomini oltre cinque anni.  Se siamo preoccupati per la salute della popolazione anziana, dobbiamo preoccuparci anche per la salute delle donne anziane.

Per quanto riguarda le priorità della ricerca, ecco alcuni suggerimenti di medici e ricercatori:

Cardiopatia

“Siamo molto meno aggressivi nel trattare le donne”, ha affermato Martha Gulati, direttrice della cardiologia preventiva e direttrice associata del Barbra Streisand Women’s Heart Center al Cedars-Sinai di Los Angeles. “Ritardiamo le valutazioni per il dolore toracico. Non diamo anticoagulanti allo stesso ritmo. Non eseguiamo procedure come la sostituzione della valvola aortica così spesso. Non stiamo affrontando adeguatamente l’ipertensione. Dobbiamo capire perché esistono questi pregiudizi nell’assistenza e come rimuoverli”.

Salute del cervello

Come possono le donne ridurre il rischio di declino cognitivo e demenza con l’avanzare dell’età?
“Questa è un’area in cui abbiamo davvero bisogno di messaggi chiari e interventi efficaci che siano fattibili e accessibili”, ha affermato JoAnn Manson, capo della Divisione di medicina preventiva presso il Brigham and Women’s Hospital di Boston. Numerosi fattori influenzano la salute del cervello femminile, dallo stress alla perdita di estrogeni con la menopausa.

“La malattia di Alzheimer non inizia solo a 75 o 80 anni”, ha detto Gillian Einstein, titolare della cattedra Wilfred e Joyce Posluns in Salute cerebrale e invecchiamento delle donne presso l’Università di Toronto. “Proviamo a capire come ciò che accade nel corso della vita delle donne le predispone all’Alzheimer”.

Salute mentale

Cosa spiega la maggiore vulnerabilità delle donne anziane all’ansia e alla depressione?
Gli studi mettono sotto i riflettori una varietà di fattori.

Salute delle ossa

L’osteoporosi, che provoca l’indebolimento e la fragilità delle ossa, è più comune nelle donne anziane rispetto ai coetanei: aumenta così il rischio di fratture pericolose e cadute.

L’articolo originale è disponibile su Fortune.com

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