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Pharma italiano sotto i riflettori, le operazioni di Fidia e Johnson & Johnson

Johnson & Johnson

Il pharma italiano è sotto i riflettori. A dimostrarlo i numeri di produzione ed export, ma anche le ultime operazioni annunciate in questi giorni da Johnson & Johnson Innovative Medicine e, qualche settimana fa, da Fidia Farmaceutici. J&J ha messo sul piatto 580 milioni di euro nei prossimi cinque anni nel nostro Paese, di cui 125 milioni per sostenere un aumento della capacità produttiva.

La multinazionale del pharma italiana Fidia Farmaceutici si è invece accordata con Sanofi per l’acquisizione di un portafoglio di farmaci etici dall’elevato valore terapeutico, principalmente in ginecologia. Si tratta della terza operazione del 2024 per Fidia, dopo l’acquisizione del business oftalmico di Sanifarma e l’accordo con Novartis per la distribuzione di sei specialità  medicinali oftalmologiche destinate al glaucoma.

La scelta italiana di Johnson & Johnson

L’ultimo annuncio di J&J si inserisce all’interno di un piano strategico che ha previsto una crescita degli investimenti in Italia del 9,2% ogni anno nel periodo 2019-2023. Protagonista, il sito di Latina – che produce più di quattro miliardi di compresse all’anno, per circa 30 prodotti diversi – ‘gioiello’ della catena di approvvigionamento globale di Johnson & Johnson (il 97% della produzione viene esportato).

Il piano di investimenti consentirà un aumento della capacità produttiva di oltre il 25%. “Lo stabilimento Johnson & Johnson di Latina sta vivendo un’evoluzione significativa, in quanto stiamo potenziando le nostre capacità per servire un maggior numero di pazienti con prodotti innovativi”, ha  commentato Jorge Lopez, General Manager dello stabilimento Johnson & Johnson di Latina.

Insomma, la multunazione punta forte su Latina, “una parte importante della nostra rete globale”, ha assicurato Oladapo Ajayi, vicepresidente Innovative Medicine Supply Chain di Johnson & Johnson.
“Con questo straordinario investimento – ha detto Mario Sturion, Managing Director di Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia – rafforziamo il nostro impegno concreto per favorire e aumentare l’attrattività e la competitività del Paese, rafforzando la ricerca e la produzione farmaceutica di eccellenza”.

L’annuncio di Johnson & Johnson, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, “è un’ulteriore prova che l’industria farmaceutica nel complesso continua a credere saldamente nella nostra Nazione”, ha commentato il presidente di Farmindustria. Marcello Cattani. “Non è un caso che la produzione abbia superato i 50 miliardi di euro, con un export di 49. Export che a Latina ha toccato i 2 miliardi nel primo trimestre 2024 (+41% rispetto al 2023) consolidando la prima posizione nel Paese”.

Fidia rafforza la presenza internazionale

Per Fidia, invece, l’accordo con Sanofi rafforza la presenza internazionale dell’azienda nell’area della ginecologia. I brand che Fidia acquisirà sono distribuiti in più di 50 Paesi, alcuni già presidiati con filiali o distributori (ad esempio Egitto, Turchia, Arabia Saudita, Marocco e Francia), altri in cui l’Azienda entra per la prima volta, specialmente nell’Africa Sub-sahariana.

La distribuzione dei prodotti del portfolio è diversificata in quattro regioni di cui il 70% concentrato tra Africa e Medio Oriente, strategici per una crescita demografica sostenuta nel lungo periodo, prevista rispettivamente a +2,4% e +1,6% all’anno tra il 2022 e il 2028. La chiusura della transazione è prevista per la seconda metà del 2024, in seguito ad alcune approvazioni normative.

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