Parte da Roma, con tre anni e mezzo di anticipo, la campagna dell’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences verso il centenario, che cadrà nel 2028. Saranno decine e decine le iniziative in tutto il mondo legate ai festeggiamenti per i 100 anni dei premi più prestigiosi a livello globale, gli Oscar, massimo riconoscimento nel campo cinematografico, che hanno visto trionfare spesso anche l’Italia, da Vittorio De Sica a Federico Fellini, ultimo Paolo Sorrentino.
I vertici dell’Academy – Bill Kramer, Janet Yang e Jacqueline Stewart – sono stati ricevuti dai nostri Chiara Sbarigia e Nicola Maccanico (rispettivamente presidente e AD di Cinecittà) per annunciare un forte legame con l’Italia e con Cinecittà in particolare che, nell’immaginario degli Stati Uniti, rappresenta la mitica stagione di Hollywood sul Tevere, scelta come una dei tanti partner che ospiteranno, nei prossimi mesi ed anni, iniziative legate al secolo di vita di uno dei brand più iconici, non solo del cinema e del mondo dell’Entertainment, ma in assoluto.
“Academy100” conta di avvicinare marchi e aziende di fama globale per raggiungere i 500 milioni di dollari ideati come campagna internazionale a sostegno di tutte le iniziative (i primi 100 milioni di dollari sono stati già raccolti grazie ad un partner storico degli Oscar come Rolex, leader mondiale della celebrazione del cinema).
Anche l’Italia e Cinecittà faranno la loro parte, con grande entusiasmo da parte di Sbarigia e Maccanico che metteranno a disposizione i celebri studi di Via Tuscolana (e non solo) per una serie di eventi in via di definizione, nei quali verranno ovviamente coinvolte tutte le più importanti maestranze, artisti, talent e registi del presente e del recente passato che siano stati legati all’Oscar o che rappresentino un’eccellenza del nostro Paese.
“Academy e Oscar rappresentano un brand che si sposa bene con quello di Cinecittà – ha spiegato Bill Kramer, Ceo dell’Academy – e con questa campagna avvicineremo ancora di più gli Stati Uniti all’Italia. Vogliamo esportare in America una nuova immagine del vostro Paese, per molti americani fermo a Fellini e La Dolce Vita. Abbiamo bisogno di aggiornare il nostro immaginario”.
Centro nevralgico delle attività in vista del centenario sarà ovviamente Los Angeles. Jacqueline Stewart, direttore e presidente dell’Academy Museum progettato da Renzo Piano, è pronta a dar vita ad una serie di mostre, retrospettive e attività tra cinema, arte e “live experience” per un forte coinvolgimento del pubblico.
“Abbiamo 23 milioni di oggetti, che vanno dalla testa di Alien, ai disegni di E.T. di Carlo Rambaldi, alle illustrazioni della pioniera dell’animazione Lotte Reiniger. C’è una sezione dedicata ai poster, con molte locandine di film cubani e polacchi. Abbiamo una raccolta dedicata ad Alfred Hitchcock e una sezione riservata alla leggendaria trilogia de Il Padrino. Tra le mostre in arrivo quella sui cineasti ebrei che contribuirono a fondare Hollywood e una sul cyberpunk”, ha spiegato Jacqueline Stewart.
“La globalizzazione, caratteristica del nostro tempo, non ha danneggiato il cinema che gode di buona salute”, ha detto Nicola Maccanico. “Cinecittà è la casa italiana del cinema, come l’Academy ne è la casa mondiale. Ci sono tanti punti in comune, un rapporto storico con il passato ma anche la capacità di guardare al presente e cercare di costruire un futuro che deve generare posti di lavoro e creare opportunità artistiche”. Chiara Sbarigia ha sottolineato: “Cinecittà, che quest’anno festeggia anche il centenario dell’Archivio Luce, è partner delle attività dell’Academy in Italia con l’impegno di diffondere la conoscenza del cinema nelle nuove generazioni. Academy e Cinecittà rappresentano radicamento e visione del futuro e sono entrambi brand iconici”.
Al termine della conferenza stampa – riferisce Cinecittà News – i membri dell’Academy sono stati protagonisti di un incontro industry organizzato da Cinecittà, a porte chiuse, cui hanno partecipato i nostri principali produttori cinematografici e operatori, dedicato ai meccanismi di composizione della giuria internazionale dell’Academy, dei meccanismi di voto e di linee guida industriali dell’istituzione. Tra i presenti Paolo Del Brocco, Giampaolo Letta, Lorenzo Mieli, Mauro Gianani, Andrea Occhipinti, Marta Donzelli, Olivia Musini.
Nella foto in evidenza (courtesy Cinecittà) Chiara Sbarigia, Janet Yang, Bill Kramer, Jacqueline Stewart e Nicola Maccanico.
