Fino al 30 ottobre è attiva la piattaforma informatica per la presentazione di richieste di contributo per il Fondo unico nazionale per il turismo 2024. I fondi per l’anno in corso sono mirati a sostenere la realizzazione di progetti di investimento, volti a migliorare la fruibilità e l’accessibilità dei siti turistici di interesse, oltre che a potenziare l’attrattività turistica e promuovere la ripresa produttiva del settore turistico nazionale.
Le risorse che il ministero guidato da Daniela Santanchè ha stanziato per Regioni e Provincie autonome (denominata quota 80%) ammontano a 16 milioni di euro per la spesa corrente e 30 milioni per quella in conto capitale, mentre le risorse di competenza diretta del ministero (denominata quota 20%) sono pari a 4 milioni di euro per la spesa corrente e 7,5 milioni per quella in conto capitale. La piattaforma informatica che prende avvio oggi è relativa alla quota di competenza diretta del MiTur.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Quello turistico è un comparto strategico per l’economia italiana, che sta vivendo un momento di netta ripresa dopo gli anni bui della pandemia. Il 2023 ha sancito infatti il superamento dei livelli registrati nel 2019: circa 445 milioni di presenze nelle strutture ricettive, contro i 436 dell’ultimo anno pre-Covid.
Secondo le stime del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, sono state in particolare le presenze estere a giocare un ruolo decisivo nel sorpasso, facendo registrare un netto +13,7% rispetto al 2022. Il nostro Paese continua quindi a esercitare un fascino immutato sul turista straniero. A confermarlo è lo studio di Demoskopika sull’European Tourism Reputation Index, che vede l’Italia posizionarsi saldamente al vertice della classifica generale del turismo europeo, con un punteggio di 109,1, grazie al primato conquistato in tre dei cinque indicatori, tra cui la ricerca della destinazione, la popolarità e la fiducia su TripAdvisor.
