Stanchezza di primavera, istruzioni per l’uso

Le giornate sembrano infinite. Le palpebre si appesantiscono davanti allo schermo del pc. Il pranzo sembra pesare come un mattone e le riunioni di lavoro sembrano non finire mai. Le 24 ore, per chi è particolarmente sensibile, in questo periodo rischiano di essere caratterizzate dalla stanchezza di primavera. Come la natura, anche il nostro corpo ha bisogno di rinascere. E di ritrovare i giusti ritmi. Altrimenti, c’è il rischio di sentirci come stracci o di muoverci come zombie all’interno di uffici. Oltre che sui banchi di scuola e università.

Le giornate si allungano, il clima e l’alimentazione si modificano, il corpo ha bisogno di prepararsi all’estate in arrivo. Se questa astenia di stagione può in qualche modo correlarsi allo stress, alla difficoltà a riposare bene, addirittura ai sintomi fastidiosi delle allergie da pollini circolanti che si aggiungono all’irritazione da inquinamento, non si deve banalizzare la situazione. Soprattutto considerando che sono tanti i meccanismi che entrano in gioco nel determinare la stanchezza. E allora? Allora, proviamo a capire cosa accade, attraverso dieci termini chiave per svelare i misteri di questa astenia di stagione.

Tiroide

A volte la stanchezza può far seguito a una disfunzione tiroidea. La ghiandola regola il metabolismo e soprattutto “organizza” la produzione di energia da parte dell’organismo. Per questo un ipotiroidismo può manifestarsi anche con un’astenia inspiegabile.

Muscoli

Ci si sente stanchi quando non sono in grado di sostenere la normale prestazione. Questo può derivare da un eccessivo sforzo, dalla carenza di energia o da alterazioni dell’organismo che limitano la sintesi di energia.

Citocromi

Sono le unità operative dei mitocondri, centrale di produzione di energia delle cellule. Possono risentire di molti elementi, da un’infezione batterica fino alla carenza di ferro, minerale basilare per la loro struttura e il loro lavoro.

Anemia

Attenzione al ferro. Non solo come propellente per i citocromi. Insufficienti valori di ferro possono comportare carenze di emoglobina, la molecola che lega l’ossigeno e lo trasporta nel corpo. L’anemia da carenza di ferro può rendere più stanchi, soprattutto per le donne.

Ipotensione

Per chi soffre di bassa pressione costituzionale, con la massima che arriva a malapena ai 100 millimetri di mercurio, è più probabile sentire le gambe “molli”. Occhio alle giornate con temperature elevate e umide, specie la mattina.

Sonno

La carenza di riposo porta alla stanchezza. Ma non conta solo la quantità di sonno: i muscoli devono rilassarsi, cosa che avviene nella fase Rem. Se il riposo non è sufficiente e non c’è questo “periodo” chiave, la stanchezza non si risolve.

Psiche

A volte sentirsi stanchi dipende anche dalla carenza di particolari neurotrasmettitori, sostanze che facilitano il passaggio degli stimoli nervosi tra i neuroni. Il cervello fatica a mantenere i ritmi normali e l’astenia avanza.

Alimentazione

Occhio alle diete ‘fai da te’ a bassissimo contenuto di calorie. Il corpo può andare in carenza di elementi nutritivi che consentono la produzione di energia, in particolare adenosintrifosfato (Atp), principale propellente per le reazioni cellulari.

Magnesio

Contribuisce all’attività di oltre 300 enzimi, preposti a rendere possibili tante reazioni chimiche, dalla contrazione muscolare fino alla produzione di proteine e alla regolazione della trasmissione dei segnali nervosi.

Vegetali

Via libera all’alimentazione mediterranea, con le prime verdure dell’orto – vanno benissimo spinaci e bietole – e i cereali integrali. Il tutto senza far mancare frutta secca come noci e anacardi, alimenti ricchi di magnesio, così come tofu e soia.

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